Richiesta di energia elettrica nel 2011 in Italia

By terenziolongobardi, 2012/02/08

Con questo post Terenzio Longobardi inizia la sua collaborazione con Kiteblog.   Molti nostri lettori conoscono ed apprezzano già Terenzio per aver a lungo curato il blog Risorse, economia e ambiente dell’associazione ASPO Italia, in cui ha pubblicato numerossissimi articoli di grande qualità su energia, trasporti e risorse naturali. E’un grande onore per Kiteblog ospitare la sua firma e continuare ad offrire i contributi di Terenzio cui auguriamo buon lavoro.

Da qualche giorno Terna S.p.A. ha reso disponibile il bilancio dell’energia elettrica 2011 (dati provvisori) che riporta le principali informazioni sulla richiesta di energia elettrica italiana (produzione netta + saldo con l’estero). A pagina 5 del Rapporto mensile del 31/12/2011 sul sito di Terna,, vediamo rappresentato il confronto tra i dati dell’anno 2010 con quelli dell’anno appena trascorso.

Innanzitutto, ci accorgiamo che la richiesta è aumentata impercettibilmente dello 0,6%, ma se scomponiamo tale aumento nel corso dell’anno, possiamo verificare che nell’ultimo trimestre, si è verificato un vero e proprio crollo dei consumi che ha invertito la tendenza precedente a una crescita più marcata. Nel mese di Dicembre, si è verificato un calo addirittura del 5% (che Terna rettifica in un 3,3%, tenendo conto dei giorni lavorativi in meno e di un aumento della temperatura).

E’ facile attribuire tale improvviso calo dei consumi alla recente crisi dei debiti sovrani che ha colpito particolarmente il nostro paese costringendo il governo a una manovra pesantemente recessiva. La richiesta di energia elettrica, pur rappresentando “solo” il 36% dei consumi di energia primaria in Italia, è un parametro fortemente correlato all’andamento dell’economia e alla produzione industriale. Infatti, i consumi industriali di energia elettrica rappresentano quasi il 50% dei consumi finali (anche se negli ultimi anni questa quota è leggermente diminuita attestandosi nel 2010 al 45%).

Considerando poi che la graduale fuoriuscita dall’uso dei combustibili fossili non potrà che avvenire attraverso la loro sostituzione con le rinnovabili e che, per questo, sarà necessario aumentare la penetrazione dell’energia elettrica anche nei settori dei trasporti e degli usi termici, è evidente il valore strategico del settore elettrico.

Un altro dato interessante è la forte crescita di eolico convenzionale e del fotovoltaico, che oggi rappresentano il 5,6% della richiesta di energia elettrica. La crescita del fotovoltaico è stata addirittura impetuosa (+ 394%), arrivando quasi a superare la produzione eolica e a compensare abbondantemente il calo della produzione idroelettrica.

Nel grafico allegato, che aggiorno annualmente, possiamo vedere plasticamente l’evoluzione storica della richiesta di energia elettrica nel nostro paese. Vediamo come, per la prima volta, la crescita esponenziale di tale parametro che ha seguito tutte le fasi dello sviluppo industriale italiano, si sia improvvisamente fermata in corrispondenza della crisi economica e finanziaria del 2009, prefigurando un picco difficilmente sormontabile, a causa del raggiungimento di limiti economici strutturali e della forte correlazione sviluppatasi negli ultimi anni tra prezzi petroliferi e dinamica domanda – offerta.

Nei prossimi mesi, Terna pubblicherà i dati definitivi, e con essi potremo aggiornare il grafico storico del Consumo Interno Lordo di energia elettrica (Produzione Lorda, ai morsetti dei generatori + saldo con l’estero), il parametro a mio parere più significativo, che misura la domanda effettiva e globale di energia elettrica. Nel frattempo, potete leggere qui e qui i miei approfondimenti per l’anno 2010.

6 Responses to “Richiesta di energia elettrica nel 2011 in Italia”

  1. Charlie says:

    Come mai è calato l’idroelettrico ? Scelte dei produttori, per sostenere il più lucroso termoelettrico, o banalmente flussi idrici insufficienti ? Niente pompaggi ?

  2. Terenzio Longobardi says:

    L’andamento della produzione idroelettrica è correlato alla piovosità e al regime idrico, quindi presenta oscillazioni annuali anche notevoli. Comunque sul sito GSE si trovano informazioni di questo andamento in rapporto alla piovosità.

  3. Alex says:

    Venerdi sera, 11 Febbraio, al TG2 hanno parlato del KiteGen x qalke secondo in una serie di servizio sulle fonti di energia e il risparmio energetico :)
    E’ il servizio nr. 11 al 45 sec:
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f13e2dbd-3256-4947-9f29-b2333b3979e4-tg2.html#p=1

  4. Alex says:

    Venerdì 10 Febbraio 2012, al TG2 delle 20:30 … sorry

  5. mauriziodaniello says:

    Notare che i “crolli” sono del circa 1945 per la guerra e nei periodi di crisi nera petrolifera. Adesso è molto più marcata!!!

    Ciao

  6. Maureen says:

    Sono srtaeicmenne in ammirazione di persone cosi umili e geniali. Purtroppo il mondo del consu-mismo non le ama. Speriamo non facciano sparire qualcun’altro!Complimenti e auguri per i tuoi progetti.

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